RICORDARE LA BATTAGLIA DI SOLFERINO – 24 GIUGNO 1859 di Gian Paolo Prandstraller

E’ stata una delle più sanguinose battaglie del XIX secolo. Cenni storici: Camillo Benso Conte di Cavour, primo ministro del Regno di Piemonte-Sardegna, incontra a Plombières (21.7.1858) Napoleone III Imperatore dei Francesi. Gli dice più o meno così:  Maestà, l’Impero austriaco minaccia di attaccare il Piemonte con un esercito di 150 mila uomini. Chiedo aiuto alla Francia e faccio alla Maestà Vostra  la seguente proposta: se la Francia manderà in Piemonte 125-130 mila uomini a fronteggiare gli Austriaci, il Regno di Sardegna trasferirà alla Francia la città di Nizza e la Savoia. Napoleone accetta. Le truppe francesi arrivano in Italia, si uniscono ad esse 15 mila soldati piemontesi. Lo scontro tra i due eserciti avviene a Solferino (e a San Martino) piccoli paesi nei pressi di Sirmione sul Lago di Garda. E’ uno scontro spaventoso, si parla di 100 mila  tra morti, feriti e dispersi. A sera gli Austriaci arretrano. Napoleone III e Francesco Giuseppe stipulano un armistizio in base al quale la Lombardia viene trasferita al Piemonte. Cavour non può evitare l’accordo già intervenuto tra i due imperatori. La Lombardia viene annessa al Piemonte e comincia così l’unificazione dell’Italia sotto i Savoia. L’anno seguente Garibaldi sbarca con i Mille a Marsala e conquista il Regno delle Due Sicilie. Il  Regno d’Italia viene proclamato il 17 marzo 1861.

Solferino è stato importantissimo per la storia d’Italia. Ecco perché bisogna ricordare questo luogo. E’ uno snodo fondamentale per la nascita della nazione italiana. Sul luogo della battaglia è stato costruita una torre, che si può visitare. Solferino è anche indimenticabile perché lo svizzero Jean Henry Dunant vedendo la marea dei feriti ebbe qui l’idea di creare la Croce Rossa come il primo corpo infermieristico europeo.

Mi è difficile capire perché Solferino sia oggi  così poco conosciuto. L’ho rivisitato e mi sono commosso. Tanti giovani francesi, piemontesi, e austriaci sono morti il 24 giugno 1859 in questo campo di battaglia che oggi sembra solo un insieme di colline ridenti e tranquille.

Andare a Solferino non è un’emozione qualunque. Evocare la storia di questo luogo significa ricuperare una svolta fondamentale del nostro Risorgimento. E’ quasi obbligatorio ricordare un ambito simile e può accadere che molti visitatori si commuovano pensando al fatto d’arme che vi è avvenuto. Può accadere anche che qualche visitatore pianga pensando agli innumerevoli morti giacenti tra queste dolci colline.  Chiunque si sarebbe commosso se avesse visto l’orrendo spettacolo che il luogo presentava il 24 giugno 1859.

Gian Paolo Prandstraller

Giugno 2018