Commento al saggio di LUC BOLTANSKI e ARNAUD ESQUERRE, ARRICCHIMENTO Una critica della merce, Il Mulino, 2019

Qual è la tesi sostenuta in questo saggio? Nell’ultima parte del XX secolo e all’inizio del XXI nelle società occidentali la produzione di merce non è più considerabile come il mezzo principale per massimizzare i profitti. La ricchezza può essere realizzata mediante la commercializzazione di oggetti e altre forme di attività quali la compravendita di entità pregiate, il collezionismo di opere d’arte, la musica dei grandi concerti, il lusso, il turismo e  forme analoghe. Alcune di queste sono esaminate con cura dagli autori come la moda e il cinema, l’acquisto e la vendita di immobili siti in località privilegiate, ecc. L’analisi degli autori si rivolge a questi campi un tempo considerati marginali e ne fa un sistema di nuovo tipo specialmente giocando sul prezzo, sulla differenza di prezzo e su fattori consimili.

Tra i protagonisti del nuovo corso gli autori includono i cosiddetti “creativi” cioè le persone dotate di capacità di realizzare il nuovo, ma non li fanno coincidere con la classe creativa agli inizi di questo secolo descritta da Richard Florida nel saggio  The rise of the creative class. Le ragioni della non identità mi sono piuttosto oscure. Resta comunque il fatto che Boltanski e Esquerre considerano i creativi a tutti i livelli come protagonisti del fenomeno di arricchimento per cose diverse dalla manifattura.

Mi sembra innegabile tuttavia che vi è un altro settore che gli autori non includono chiaramente tra le operazioni creative. Si tratta della scienza e della tecnologia via via nascente e legata alla prima. Il problema si può porre nei termini seguenti: Quale potrà essere il rapporto della società dell’arricchimento individuata dagli autori con queste entità che potremmo definire convitati di pietra di un nuovo banchetto?  Vi è poi un altro settore di azione umana che gli autori forse non hanno potuto considerare quando scrissero il testo. E cioè i movimenti e le forze umane sostenitrici di innovazione ecologica che attualmente fioriscono in tutto il pianeta.

A me non sembra che il saggio includa questi campi d’azione come rientranti al fenomeno dell’arricchimento. Tuttavia la non facile lettura  del testo può avermi indotto in errore impedendomi di vedere argomenti e fatti che invece sono stati sfiorati dagli autori.

Ottobre 2019.