Commento alle dichiarazioni di URSULA VON DER LEYEN, La Repubblica del 27 dicembre 2019

Leggo l’articolo apparso su La Repubblica del 27 dicembre 2019 “Ursula von der Leyen “L’Europa verde sarà la prima sui mercati”, intervista di Andrea Bonanni e Alberto D’Argenio. La neo presidente della Commissione Europea elenca alcune priorità da attuarsi nei cinque anni del mandato: “Vorrei dimostrare che il green deal conviene a tutti; prima o poi il mondo si dovrà allineare e allora l’UE dovrà farsi trovare nel ruolo dei pionieri”; “Salvare l’accordo sul nucleare con l’IRAN è sempre più difficile”; “Con Pechino dialoghiamo …”; “Il problema della Libia va affrontato”; “Quale sarà la filosofia dell’UE sul problema dei migranti”, ecc.

Osservo che tra tutti questi programmi non figura quello che dovrebbe essere, a mio parere, il più importante: impostare un discorso sugli Stati Uniti d’Europa. Ciò in quanto in un mondo sempre più complesso nel quale USA, Cina, Russia si fronteggiano in quella che è già stata definita la seconda guerra fredda e che vede l’Europa campo di conquista, ritengo che la costituzione di un’Europa più integrata politicamente, economicamente e militarmente, possa meglio fronteggiare la sfida a cui l’Europa stessa è sottoposta. Su questo tema, invece, tace la Presidente della Commissione Europea.

Come interpretare questo silenzio? Con una rinuncia ad  una tematica che dovrebbe, invece, porsi tra gli scopi della Commissione? Se fosse così sarebbe una rinuncia molto grave.

La speranza di molti è che questo tema venga evocato tra i primi compiti della Presidente della Commissione UE alla quale spetta, a mio avviso, indicare le modalità attraverso cui è possibile arrivare alla costituzione degli Stati Uniti d’Europa. Tra le soluzioni di tale problema si indica una Conferenza ad hoc tra gli Stati europei. E’ questa la possibile soluzione del problema? O qualche altra strada in capo alla quale si costituisca un’ entità giuridica definibile come Stati Uniti d’Europa? In pratica una Costituzione composta attraverso la dialettica emersa dalla Conferenza. Questa è una delle soluzioni che è stata ventilata e che a me pare sensata. Gli Stati Uniti d’Europa possono essere un’entità economico-politica di carattere nuovo rispetto alla situazione presente.

Mi sembra assurdo che fra le innovazioni che Ursula von der Layen si propone di attuare non vi sia questo obiettivo primario. E’ solo un rinvio, oppure, ripeto, una rinuncia?

Dicembre 2019