Professionisti ? Ancora no

Professionisti ? Ancora no – Articolo apparso sul Corriere della Sera il 16 febbraio 2001

Il problema è aggravato dal fatto che il governo ha accettato fin dal novembre 2000 il disegno di legge delega di Fassino per il riordino delle professioni intellettuali, riconoscendo il sistema delle professioni regolamentate mediante Ordini, e assicurando una certa disciplina alle professioni non regolamentate attraverso la via delle associazioni. Poiché non è discutibile che in se stessa l’attività di insegnamento (dotata com’è noto di uno specifico preciso) rientri nell’ambito delle <<professioni>> propriamente dette, si pone la questione di capire a quale disciplina sarà sottoposto l’insegnamento stesso rispetto al piano di Fassino.

L’ipotesi più logica (anche se osteggiata da molti) è che tale attività abbia a sua volta un Ordine (o Collegio, o Consiglio, comunque lo si voglia chiamare) analogo a quelli delle professioni riconosciute, che nel nostro Paese sono circa trentacinque. Ciò presuppone che venga emanata una legge specifica, analoga a quelle che nel corso dell’ultimo secolo hanno via via regolamentato professioni come l’ingegnere, il medico, l’avvocato, il biologo, il chimico, il commercialista, il ragioniere, lo psicologo. Il fatto che il lavoro degli insegnanti sia lavoro <<dipendente>> non impedisce certo che la relativa professione abbia un Ordine, dato che anche le professioni classiche hanno nei propri ranghi molti professionisti dipendenti, ed alcune addirittura la maggioranza.

Il procedere attraverso accordi il cui oggetto fondamentale è la sola retribuzione, non risolve certo il rebus dell’insegnamento in tempi di new economy mentre la scuola diventa un fattore che consente di gettare le basi perché gli allievi entrino nel mondo della conoscenza scientifico-tecnica, elemento portante della stessa produzione industriale. C’è da augurarsi che la prossima legislatura, compatibilmente con la situazione delle finanze pubbliche, affronti finalmente questo problema, inserendo davvero gli insegnanti verso il sistema delle professioni intellettuali.

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